San Leo (RN) - Maggio 2015

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sabato 28 gennaio 2012

Ricordi ... per conoscerci meglio


Un girello per conoscerci meglio, un girello su strade intorno a casa, strade del passato che per brevi tratti erano percorse, anni addietro, come raccordo per le uscite con le moto da fuoristrada, quello vero.

Strade o meglio tratti di esse di quando ero giovane; sono ora con Regina diretto verso Gubbio ma all’altezza del bivio per Santa Cristina mi chiedo “Perché non tornare in quello spiazzo che usavamo per fermarci a gustare un panino oppure per accendere un fuoco ed attorno alla brace cuocere delle gustose salcicce”.

Eravamo in parecchi a servirci di quel pezzetto di campo con 3 grosse pietre; è posto a margine di una piccola radura di essenza di quercia; alle volte in inverno era pieno di cacciatori.

Noi sporchi di fango e/o polvere arrivavamo in ordine sparso; la fila indiana era imposta solo dallo stretto accesso al terreno; eravamo rumorosi e caciaroni; ci disponevamo a cerchio tutti intorno intenti a raccontare i passaggi, le difficoltà, le cadute, gli aneddoti, il ns. intender la moto.

Nessuno oggi sullo spiazzo, solo io e Regina la "prediletta".

Tutto è rimasto come allora, come mi ricordavo.

Un silenzio che mi fa cogliere ancora di più i bellissimi anni passati sulle moto e che mi fa ora pensare a quello che sarà il futuro con esse.


Qualche foto ed il pensiero che ricorda la mia gioventù.


Regina però mi riporta rapidamente al presente e non senza malinconia salgo garbatamente in sella per proseguire.

Ma i ricordi non sembrano volermi lasciare e senza neanche pensarlo mi ritrovo a Civitella Benazzone; è dove ho sposato Marinella.

Torno a casa felice, Regina mi ha permesso di isolarmi dentro me stesso con un ambiente intorno che non mi ero scordato ma che non consideravo più da troppo tempo.

Questo io cerco con te mia Regina









domenica 22 gennaio 2012

Alla scoperta del Rodaggio


Gita motociclistica di fine rodaggio per Amelia, alla ricerca di strade sconosciute nel bellissimo teatro della zona che abbraccia la Val d'Orcia e le Crete Senesi; non  entriamo nel cuore delle rispettive zone, ci teniamo invece sul confine sfuggendo di continuo al forte richiamo che esercitano; siamo “preziosi” quest’oggi e senza farci attrarre più di tanto continuiamo in questo "gioco".
Lasciamo la superba 478 “Sarteano-Radicofani” che introduce alla Val d'Orcia da Est all’altezza di un quadribivio, svoltiamo infatti a destra per Podere San Luigi lambendo a sinistra il piccolo paese di Contignano, percorriamo praticamente la valle a nord-est delle Cassia dove scorre un tratto del fiume Orcia sino a che riceve le acque dell’Ombrone.
Puntiamo su Pienza ma appena lasciata la S.P. 53 giriamo ancora  a destra verso Monticchiello.
Curiosi di scoprire altri passaggi scovati in cartina non aggiriamo il borgo a valle in direzione Chianciano ma saliamo a mezza costa; sfiliando i resti della rocca, che domina la modesta altura, tramite una stradina che prima scende e poi sale di rimpetto sulla collina posta di fronte.

La strada bianca è di quelle adatte a perdersi piacevolmente ma è solo una illusione, infatti scoviamo ben presto una piazzola di belvedere (loc. Villa Neno); è l’ideale, vista l’ora, per la sosta spuntino.
Un gregge di pecore più a valle, incurante del ns. passaggio, si abbevera in una pozza interrompendo all’unisono il pascolo, una in particolare sembra fuori dal coro, tarda e si abbevera più tardi in disparte.
Proseguiamo ovviamente e stavolta attraversiamo velocemente Pienza giungendo da Est (146); lasciato il centro urbano ricalchiamo un tratto di strada già conosciuto in una fantastica motogita con amici.
Scorrono in sequenza i borghi di Castelmuzio, Montisi e Trequanda con alla ns. sinistra ovvero ad Ovest le splendide terre delle Crete assolate in un primo pomeriggio dal cielo quasi terzo.
Il percorso "naturale" sarebbe ridiscendere a Sinalunga via Fratta ma continuiamo alla ricerca di strade “curiose”; con l’aiuto di un indigeno scoviamo un’altra stradina.
Catramata stavolta ma stretta, deserta; ci conduce proprio a picco su un piccolo borgo dominato, più a valle, da un grande palazzo signorile: Farnetella che attraversiamo all’interno fra due ali di caseggiati.
Ci ritroviamo ormai a valle e vicini al raccordo autostradale Siena-Bettolle, proprio dove inizialmente avevamo comunque deciso di ritrovare una strada sterrata che percorremmo guidati da Giorgio.
Ricordiamo solo che terminava a ridosso di un bar posto in altura.

Ecco le case di Rigomagno Stazione; i ricordi si fanno di colpo più nitidi, ma ora ?
Scorgiamo dopo i binari ferrati una persona anziana che non ci fa neanche finire la richiesta di indicazione che sicuro di sè esclama alla fine: “ ... in cima ad essa troverete di fronte il Bar del Cacciatore” alla pronuncia del nome le ultime perplessità svaniscono, ci siamo è proprio quello il nome del bar; lo conferma anche Marinella dall’interfono.
Mai indicazione è stata tanto precisa, la strada percorsa è proprio quella, è una strada bianca che collega Calcione dove proseguendo, per un tratto catramato, si sale sino a Casalino; riconosciamo subito il bar ed un caffè è il giusto premio che ci regaliamo.

I nostri pensieri ovviamente ci riconducono alla passata gita ...

E’ ora di tornare, sempre per strade secondarie; fedeli al percorso costruito sul navigatore la sera antecedente, transitiamo per Monte San Savino, Lucignano, Foiano della Chiana, Fratta Santa Caterina, Camucia, Pierle, Mercatale, Trecine, Castel Rigone, Mantignana.
Non entriamo però in città (Perugia), infatti all’altezza di Cenerente svoltiamo a sinistra e saliamo verso Migiana di Monte Tezio e da lì riscendiamo a Ponte Pattoli costeggiando un breve tratto del fiume Tevere (percorso quest'ultimo da ampliare e che mi son promesso proporlo ad amici per una gita futura).

Oscar e Marinella

Qualche scatto della giornata:






sabato 14 gennaio 2012

Regina a casa


Eccoci emozionati al ns. primo incontro "vero", è la nostra prima volta; inizia infatti oggi il ns. rapporto; sì cara Regina sei stata voluta con impeto, con passione, con fermezza, con gioia ma nel contempo anche con il dolore che ha solcato una piaga ormai non più rimarginabile.
  
Regina, sei entrata nella nostra vita ed hai da subito permeato la ns. pelle entrando nel cuore sino a profondità per noi sconosciute.

Ora Regina hai una nuova stalla, non è esclusiva come del resto non lo era la precedente; Amelia, la tua nuova compagna, ti aspettava ed anch’essa è fresca di qua; insieme scoprirete quello che ci circonda.

Regina sei tu la prescelta per "accompagnarci"; ti giuriamo fedeltà e non potrebbe essere altrimenti; porti a corredo strade già percorse, strade della vita, ricordi indelebili e sensazioni uniche che faranno del ns. rapporto una comunione ed una simbiosi con colui che hai già ben conosciuto.

Tutto di te parla di lui e questo per noi è il tuo corredo più prezioso e dal valore inestimabile.

Sei splendida Regina e sempre così ti manterremo, perché tu sei la nostra moto per sempre.




Regina, una Bmw R 100 GS Paris Dakar del '92, la moto di Giorgio (Alp_3225), è arrivata sabato pomeriggio 14 gennaio 2012 intorno alle 17:00; la ns. avventura inizia che la strumentazione riporta Km. 81946.

Giornata intensa, iniziata al giaciglio ove riposa Giorgio e terminata all’interno della ns. stalla transitando ovviamente per  l’Officina Peruzzi e per lo splendido borgo di Monteriggioni (SI).



Il tutto è avvenuto in compagnia degli amici più stretti.

Paolo, Oscar, REGINA ed Alberto Peruzzi
                                 

Ci siamo riuniti per consentire il passaggio vero di Regina, per presenziare al suo ritorno sulla strada, quella strada che sogna di mototurismo, lento, compassato ed alla continua ricerca del particolare da fissare, da memorizzare e da vivere.

Buona Strada Regina e ti preghiamo, vogliamo sognare !!!